Attacchi ransomware 2024: il secondo quadrimestre ha fatto registrare un continuo aumento. A livello globale, rispetto al 2022, l’incremento è del 98,75%. Nell’articolo vediamo le statistiche, la distribuzione degli attacchi e come proteggersi.
Di smart.biz
Attacchi ransomware 2024: il Report di Ransomfeed
Ransomfeed, la piattaforma che monitora in modo continuo i gruppi ransomware per rilevare tutte le rivendicazioni pubblicate dai vari criminali, ha pubblicato il report del secondo quadrimestre 2024.
Per realizzarlo, ha raccolto i dati degli attacchi ransomware attraverso uno scraping periodico da fonti riconosciute nel dark web e dai leak site dove i gruppi ransomware pubblicano le rivendicazioni dell’attacco. Ha innanzitutto effettuato un’analisi globale, per poi analizzare in particolare l’Italia.
Complessivamente, sono stati monitorati 208 gruppi criminali operanti a livello globale. Le rivendicazioni degli attacchi ransomware sono state 1747, di cui 58 nel territorio italiano. Il mese di Maggio ha fatto registrare il picco, con un totale di 557 attacchi, seguito da Agosto (446), Luglio (405) e Giugno (339).
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Il ransomware nel mondo
Nel secondo quadrimestre 2024, la regione nord-occidentale del mondo si mostra la più colpita dai ransomware. Rimane quindi invariata la distribuzione geografica degli attacchi rispetto ai quadrimestri precedenti.
A livello globale, emerge chiaramente che l’impatto del conflitto tra Israele e Palestina ha contribuito all’aumento di attacchi registrati nei Paesi che supportano una delle due fazioni. Molti gruppi criminali sono nati in risposta all’ideologia politica di una delle due parti.
Gli Stati Uniti si aggiudicano il primo posto nella triste classifica delle vittime, rappresentando una quota significativa degli attacchi, ovvero il 48% del totale. A seguire troviamo il Regno Unito, con un 6,1% e il Canada con il 5,5%, L’Italia si aggiudica il 4° posto, con il 3,3% di attacchi subiti.
Questi Paesi rappresentano gli obiettivi privilegiati degli attaccanti perché sono sede di importanti attività economiche e dispongono di infrastrutture tecnologiche avanzate.
Proseguendo la lista, in ordine di numero di attacchi, nella top ten troviamo Germania, Spagna, Francia, Brasile, India, Israele e Australia. Come nei quadrimestri precedenti, anche in questo caso c’è però un ampio divario tra gli Stati Uniti e il resto del mondo. Non c’è da stupirsi: questo fenomeno riflette la maggior concentrazione di infrastrutture industriali e aziendali rispetto agli altri paesi.
Confrontando i dati con gli anni precedenti, emerge un trend in costante crescita. Se rispetto al 2023 l’incremento è stato “solo” dell’1,28%, rispetto al 2022 l’incremento ha raggiunto il 98,75%.
Le organizzazioni governative, le istituzioni educative e i servizi terziari, grazie alla loro centralità nel tessuto socio-economico, sono tra i bersagli preferiti dei criminali e testimoniano un incremento degli attacchi.
Attacchi ransomware 2024 in Italia
Nel territorio italiano sono stati registrati ben 58 attacchi, che equivalgono a un attacco ogni due giorni. Questi dati testimoniano un incremento di quasi il 100% rispetto al secondo quadrimestre del 2022.
Per quanto riguarda l’Italia, i settori maggiormente colpiti sono quelli dell’industria e del commercio. A seguire troviamo poi i settori della tecnologia, consulenza, dell’istruzione e dei servizi.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica degli attacchi, l’attenzione dei criminali informatici è spesso rivolta al nord Italia. Un dato, questo, che si conferma costante nel tempo.
La mappa è disponibile cliccando qui.
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E’ necessario un approccio proattivo alla sicurezza informatica
Questa tendenza rappresenta un segnale allarmante che evidenzia non solo la costante crescita degli attacchi ransomware, ma anche l’evoluzione delle tattiche e delle strategie adottate dai criminali informatici. L’analisi dei dati nel corso degli anni mostra che, sebbene gli attacchi siano in continuo aumento, il ritmo di crescita non è uniforme. L’incremento significativo registrato tra il 2022 e il 2024 segnala un’escalation particolarmente preoccupante negli ultimi due anni.
Analizzando i dati, emerge un’insufficiente consapevolezza delle minacce informatiche, sia tra le aziende che tra le istituzioni pubbliche e ciò si traduce spesso in una mancata adozione delle corrette misure di sicurezza. Nonostante il report sottolinei che i settori chiave dell’economia sono i bersagli privilegiati, gli investimenti in sicurezza informatica sono ancora scarsi e molte aziende non proteggono le loro infrastrutture in maniera adeguata.
Per fronteggiare questo tipo di minacce, è fondamentale che le aziende investano nella formazione del personale e nell’adozione di un approccio proattivo alla sicurezza, che non si limiti a reagire alle minacce ma le prevenga attraverso tecnologie avanzate dotate di AI e Machine Learning.
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