Prevenire i data breach nelle PMI: strategie pratiche tra formazione, approccio Zero Trust, backup sicuri e strumenti di protezione dei dati efficaci.
Di s-mart.biz
Il costo dei data breach per le PMI
I data breach sono un fenomeno in crescita, costoso e spesso devastante per le aziende, soprattutto per le PMI. Secondo il report Cost of a Data Breach 2023 di IBM, il costo medio di una violazione dei dati ha raggiunto i 4,45 milioni di dollari. Si parla di un aumento del 15% negli ultimi tre anni. Uno studio di Ponemon Institute stima che il 60% delle PMI chiude entro sei mesi da un grave attacco informatico. In Europa, i dati dell’European Union Agency for Cybersecurity (ENISA) evidenziano che il 2022 ha visto un incremento del 20% dei data breach. Le PMI risultano tra i principali bersagli.
Oltre ai costi economici, un data breach può comportare danni reputazionali e perdita di fiducia da parte dei clienti. Non solo: le aziende che subiscono data breach rischiano pesanti sanzioni ad esempio in caso di mancato rispetto delle normative, come il GDPR. Con questa premessa, vediamo come le PMI possano mettere in atto misure pratiche e concrete per proteggersi.
La formazione dei dipendenti: prevenire gli errori umani
Gli errori umani sono una delle principali cause dei data breach. Dipendenti che cadono vittima di phishing, utilizzano password deboli o ignorano le buone pratiche di sicurezza rappresentano un rischio concreto. L’art. 29 del GDPR prevede l’obbligo, per i titolari del trattamento, di formare il personale sulla gestione sicura dei dati personali.
La formazione con simulazioni di scenari di attacco su come riconoscere e reagire a minacce potenziali, può fare la differenza. La National Cyber Security Alliance suggerisce di formare i dipendenti almeno due volte all’anno, adattando le sessioni in base alle minacce emergenti.
Prevenire i data breach: qualche indicazione pratica per le aziende
- Implementare l’autenticazione a due fattori (2FA)
L’autenticazione a due fattori è una misura immediata e molto efficace. Oltre alla password, si richiede un secondo elemento di autenticazione, come un codice generato da un’app o inviato al telefono. Questo rende molto più difficile per i cybercriminali accedere ai sistemi, anche in caso di furto delle credenziali. Le PMI possono implementare 2FA per l’accesso a tutti gli account sensibili, inclusi sistemi di gestione documentale, email aziendali e piattaforme di collaborazione. Secondo Microsoft, l’uso di 2FA può ridurre il rischio di compromissione dell’account fino al 99%. - Creare backup regolari e sicuri dei dati
I backup regolari permettono di recuperare rapidamente i dati in caso di attacco o guasto. È importante configurare backup automatici e archiviare i dati in una posizione separata, preferibilmente in cloud, ma anche su supporti fisici crittografati. I backup devono essere testati regolarmente per assicurarsi che siano recuperabili. Gli esperti di sicurezza raccomandano la regola del “3-2-1”: tre copie dei dati, su due diversi supporti, con una copia offsite.
Per saperne di più > Backup as a Service (BaaS) contro i data breach - Gestione degli accessi: chi deve vedere cosa?
Per una sicurezza robusta, le PMI possono adottare un approccio Zero Trust. Questo approccio parte dal presupposto che nessuno, né all’interno né all’esterno della rete aziendale, possa essere considerato implicitamente affidabile. Questo modello si basa sulla verifica continua dell’identità degli utenti e sul monitoraggio delle loro attività.
In pratica, Zero Trust significa concedere agli utenti solo i permessi necessari per le loro mansioni, controllando costantemente che rispettino i requisiti di accesso. Le PMI possono, ad esempio, configurare l’accesso ai dati e alle risorse aziendali su base granulare. Ma anche limitare ogni sessione di lavoro solo agli strumenti necessari. Soluzioni come la segmentazione della rete e l’uso di tecnologie di autenticazione multifattoriale sono pilastri di questo approccio, che minimizza i rischi di accessi non autorizzati.
Per saperne di più > ZTNA nei dettagli: cos’è, perché è importante e da dove partire
Aggiornamenti e patch dei sistemi
Mantenere aggiornati software e sistemi è essenziale per prevenire attacchi sfruttando vulnerabilità conosciute. L’ENISA ha rilevato che oltre il 30% degli attacchi sfrutta falle di sicurezza in software non aggiornati. Le PMI possono gestire questo processo implementando una routine di aggiornamento regolare o utilizzando software di patch management che automatizzano l’applicazione degli aggiornamenti.
Per saperne di più > Le vulnerabilità 0-day sono il 70% di quelle individuate nel 2023. Parola di Google
Crittografia dei dati sensibili
La crittografia rende i dati illeggibili a chiunque non abbia la chiave di decrittazione. È una misura cruciale, soprattutto per i dati sensibili come quelli personali e finanziari. Le PMI dovrebbero adottare la crittografia sia per i dati a riposo (salvati su server e dispositivi) sia per i dati in transito (trasferiti via email o altre piattaforme).
Per saperne di più > Crittografia: quali sono gli algoritmi più efficaci da implementare
Collaborare con partner tecnologici affidabili
Quando le PMI scelgono fornitori di servizi cloud o collaboratori esterni, è fondamentale assicurarsi che questi abbiano standard elevati di sicurezza. I partner devono dimostrare conformità alle normative come il GDPR e fornire garanzie sui livelli di protezione dei dati. Verificare se il partner è conforme a standard riconosciuti come l’ISO/IEC 27001 e ottenere informazioni chiare sulle loro politiche di gestione dei dati può ridurre significativamente i rischi.
Per saperne di più > La filiera della privacy nelle aziende
Conclusione
La sicurezza informatica per le PMI è una sfida complessa ma non impossibile. Con un approccio che integri formazione continua, autenticazione forte, backup sicuri e partner affidabili, le PMI possono proteggersi da minacce sempre più sofisticate e salvaguardare i dati sensibili. Ogni azione di prevenzione adottata oggi rappresenta un passo importante verso una gestione più sicura e consapevole dei dati.
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